Nello stesso edificio in cui è attivo il Museo Diocesano si trova anche il Museo Etnografico, intitolato a Giovanni Podenzana, che sullo scorcio del XIX secolo recuperò elementi della tradizione popolare e della vita del contado, che stava svanendo sull’onda dell’industrializzazione.
I materiali conservati ed esposti, databili dal XVIII secolo alla prima metà del Novecento, si articolano in sei sezioni: la devozione e i culti popolari, la superstizione e lepratiche terapeutiche, i gioielli e le oreficerie, gli arredi domestici, il lavoro e gli oggetti di corredo e infine filatura e tessitura dell’abbigliamento.
Notevole la sezione dei tessuti e dei costumi delle singole comunità della Lunigiana storica, all’interno della quale spiccano i gioielli d’oro realizzati in filigrana.
Si ritrovano anche gli strumenti domestici e gli utensili connessi con le attività agricole e della pastorizia, gli arredi e le suppellettili della casa, i segni della devozione e della religiosità popolari.
Tutto ciò costituisce un repertorio di raro fascino e di sottile seduzione.