La Palazzina delle Arti è stata progettata intorno agli anni Venti del secolo scorso, originariamente come Ufficio di Igiene. Di gusto neo-medievale – si notino le aperture ad arco acuto ed i catini ceramici inseriti al di sopra delle finestre – si ricollega idealmente, anche se non storicamente, al contiguo Convento di San Francesco da Paola, oggi sede del Civico Museo “Lia”.
Proprio in seguito all’apertura del Museo “Lia” si è provveduto al recupero anche di questo edificio, destinato a sede della Biblioteca speciale d’arte e archeologia, dell’esposizione permanente della collezione di sigilli e di spazi destinati a mostre temporanee e convegni.
La collezione di sigilli deriva dalla donazione al Comune della Spezia di oltre millecinquecento esemplari da parte dei coniugi Capellini e della famiglia Fiocchi e si qualifica come la più vasta e completa raccolta tematica esistente al mondo.
I sigilli nascono dalla necessità di confermare l’autenticità di un determinato documento e di attestarne in genere la validità giuridica e sono dunque strumenti che hanno conosciuto un grande uso nel corso della storia.
Per questo motivo il Museo spezzino raccoglie e ordina sigilli di epoca e provenienza molto diversa, da quelli dell’antico Egitto a matrici prodotte in Cina, Tibet e Nepal, dagli esemplari realizzati in Occidente nel corso del Medioevo fino alle linee morbide ed eleganti dei sigilli liberty.