Dalla stazione si può raggiungere il centro cittadino percorrendo via Paleocapa, sulla quale prospettano notevoli edifici di gusto liberty. Giunti a piazza Saint Bon ecco di seguito piazza Garibaldi, da dove si prosegue percorrendo via Prione che taglia a metà il nucleo storico: in alternativa, sulla destra, parte viale Garibaldi, ombreggiato di platani, lungo il quale, non distante, è la chiesa di Nostra Signora della Neve progettata nel 1901da Giuseppe Ferrari D’Orsara. Scendendo lungo via Prione si giunge alla piccola piazza dedicata a Ramiro Ginocchio: a destra è via dei Mille, che porta al mercato di piazza Cavour, e oltre, proseguendo, ecco la Palazzina delle Arti “L.R. Rosaia”, dove sono ospitati la Biblioteca Speciale di Arte e Archeologia e il Civico Museo del Sigillo, oltre a importanti eventi espositivi temporanei. Attiguo a questa si trova il Museo Civico “Amedeo Lia”, prezioso scrigno d’arte, ospitato in quello che era il convento di San Francesco di Paola, di fondazione seicentesca. Si raggiunge quindi lo sconsacrato oratorio di San Bernardino, noto dai documenti a partire dal XV secolo, oggi sede dei Musei Diocesano ed Etnografico, e continuando, a sinistra, ecco l’ascensore che porta alla soprastante via XX Settembre in prossimità dell’Accademia Lunigianese di Scienze “G. Capellini” (se ne osservi la sede, opera dell’architetto futurista Manlio Costa) da dove proseguire con il secondo ascensore in via XXVII Marzo, direttamente al Castello San Giorgio, prestigiosa sede delle Civiche Collezioni Archeologiche. Tornati su via Prione ecco che a destra si apre la stretta via Biassa, che porta a piazza Beverini, anticamente piazza del Comune, dove è la chiesa di Santa Maria Assunta, danneggiata durante la seconda guerra mondiale: al suo interno si segnala la terracotta invetriata raffigurante L’incoronazione della Vergine di Andrea della Robbia. Sempre da via Prione è facile raggiungere piazza Sant’Agostino dove è la bella “palazzata” formata da eleganti residenze di gusto barocco: tra queste il palazzo Oldoini, dimora familiare dell’illustre Contessa di Castiglione, donna di celebrata bellezza e protagonista del nostro Risorgimento.
L’ultimo tratto di via Prione porta a via Chiodo, ai Giardini Pubblici, al lungomare. Quasi al termine del tragitto si apre la piccola piazza Mentana, dove si affaccia il Teatro Civico, progettato al principio degli anni Trenta da Franco Oliva. Oltre l’incrocio di via Chiodo, con Corso Cavour la via principale della città ottocentesca, ecco gli eleganti Giardini di impianto ottocentesco, ricchi di essenze, anche esotiche. Al centro del cosiddetto Prato della Marina, in direzione dell’arsenale e in asse con corso Cavour, si veda il monumento a Giuseppe Garibaldi, uno dei simboli della città, tra i più amati dagli spezzini, opera dello scultore Antonio Garella e inaugurato il 1° giugno del 1913. Oltre i Giardini, attraversato viale Italia, si raggiunge il lungomare. Qui la passeggiata Morin si distende frontale al Golfo e il ponte intitolato all’ammiraglio Tahon di Revel, dall’inconfondibile silhouette, collega direttamente la città al Porto Mirabello, proseguendo idealmente fin sul mare lo storico tragitto di via del Prione.














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